LE ORIGINI DELLA RIVISTA
"RATIO MATHEMATICA"

 

Alla fine del 1988 il Prof. Franco Eugeni, al tempo Ordinario di "Istituzioni di Matematiche" presso la Facoltá di Architettura della sede di Pescara (che era parallelamente a Teramo una sede staccata dell'Universitá di Chieti) e Direttore dell' "Istituto di Matematica", organizzó un incontro al quale presero parte le seguenti personalitá del mondo accademico:
  • Prof. Ilio Adorisio, Ordinario di "Economia Matematica Applicata all'Ingegneria", Universitá dell'Aquila;
  • Prof. Giovanni Melzi, Ordinario di "Matematica Generale" presso la Facoltá di Economia dell'Universitá Cattolica di Milano;
  • Prof. Bruno Rizzi, Ordinario di "Matematica Generale" presso la Facoltá di Economia dell'Universitá di Napoli;
  • Prof. Mario Gionfriddo, Ordinario di "Geometria" presso la Facoltá di Scienze dell'Universitá di Catania;
  • Prof Aniello Russo Spena, Ordinario di "Idraulica" presso la Facoltá di Ingegneria dell' Universitá dell'Aquila;
  • Prof.ssa Luigia Berardi, associato di "Geometria" presso la Facoltá di Ingegneria dell' Universitá dell'Aquila;
  • Prof. Antonio Maturo, associato di "Istituzioni di Matematiche" presso la Facoltá di Architettura dell'Universitá di Chieti;
  • Prof. Fabio Mercanti, associato di "Istituzioni di Matematiche" presso la Facoltá di Architettura del Politecnico di Milano;
  • Ing. Giovanni Mataloni, tecnico laureato di 8° livello presso la Facoltá di Architettura dell'Universitá di Chieti, con funzioni di segretario.

    In questa occasione vennero poste sul tappeto diverse tematiche di ricerca e di interesse per produrre opere in settori multidisciplinari e con particolare riguardo alle applicazioni della Matematica all'Economia e all'Ingegneria. Si decise anche di organizzare un Convegno al quale sarebbero state invitate personalitá del mondo dell'Economia, delle Scienze Matematiche e dell'Ingegneria.
    Gli Atti del Convegno sarebbero stati il punto di partenza per la progettazione di una piccola e agile Rivista che potesse essere piú efficiente dei soliti pre-print di Istituto e che potesse garantire la diffusione rapida dei risultati anche in tiratura molto limitata. IL Comitato era anche dell'avviso che la pubblicazione dei lavori, talvolta in forma rivisitata, potesse trovar posto anche su altre riviste a tiratura piú ampia. Gli Autori inoltre, si sarebbero impegnati a far sí che i loro scritti, fossero anche divulgativi e introduttivi alle varie.
    Questa caratteristica rimase ben presente nelle idee del gruppo di fondazione, gruppo che prese anche una seconda decisione. Il gruppo si costituí come primo nucleo di un'Accademia spontanea, senza preoccupazioni di registrazioni ufficiali, ma operante di fatto come organizzatrice di attivitá e convegni e con sede provvisoria in Via Italica, presso la Facoltá di Architettura.
    L'Accademia cosí fondata prese il nome di "Accademia Aprutina dei Velati" (successivamente "Accademia Piceno Aprutina dei Velati"). Questo appellativo di "velati" indicava il fatto che il lavoro dell'intera equipe, del comitato dei fondatori ed organizzatori dei convegni si sarebbe svolto in gruppo ed in armonia e che sarebbe stato prediletto il lavoro comunitario in luogo a quello del singolo che si dichiarava "velato" nei confronti degli interessi culturali generali del gruppo.
    L'Accademia Piceno-Aprutina dei Velati ha oggi sede virtuale presso il sito che ci ospita
                                            
    www.apav.it
    Si fissó per il periodo 26/28 Gennaio 1989, la data di svolgimento di "Matematica Applicata all'Economia e all'Ingegneria" e venne nominato un comitato scientifico del Convegno e della Rivista.
    Si decise di inserire nel Comitato Scientifico i soli Professori Ordinari del gruppo promotore. Tale gruppo poi venne integrato da altri due Ordinari:

  • Prof. Albrecht Beutelspacher, Ordinario di "Geometria" nell'Universitá di Giessen, su proposta della Prof.ssa Berardi;
  • Prof. Romano Scozzafava, Ordinario di "Calcolo delle Probabilitá" presso la Facoltá di Ingegneria dell'Universitá di Roma, su proposta del Prof. Maturo.